Black Jack 2009

Black, parla il presidente Giosè Monno: “Deluso ma determinato a rialzare la testa. Tataranni è il vero volto del club”

Il numero uno biancorosso traccia un bilancio sincero della stagione, elogia la figura di Tataranni e annuncia la fiducia in Cozzoli e Pastoressa per rilanciare la squadra verso traguardi ambiziosi

19.06.2025 10:23

Dopo una stagione intensa e ricca di emozioni, il Black si prepara a una nuova fase. Il presidente Giosè Monno ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa, analizzando con onestà luci e ombre e tracciando le linee guida per il futuro del club:

«Voglio innanzitutto ringraziare tutti i ragazzi per l’impegno e la dedizione dimostrati durante la stagione – esordisce Monno – non posso però nascondere una leggera delusione per il risultato finale, mi aspettavo qualcosa in più. Mi assumo la piena responsabilità della gestione, ma questi episodi devono servirci da lezione per migliorare e non ripetere gli stessi errori».

Da zero a grandi risultati in pochi mesi

«Siamo partiti praticamente da zero, ricostruendo la squadra in tempi molto brevi – spiega il presidente – nonostante questo, abbiamo raggiunto traguardi importanti come la finale di Champions e la vittoria del girone con il Project. Tuttavia, nella seconda parte della stagione qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Non è stata una questione di esperienza, quella c’è, ma piuttosto di un atteggiamento troppo morbido e flessibile che ha influito negativamente sulle prestazioni e sulla testa di alcuni ragazzi».

Il valore di Stefano Tataranni: un esempio per tutti

«Vorrei soffermarmi su Stefano Tataranni, una figura spesso poco celebrata, ma fondamentale per il nostro club. È lui il vero protagonista di questa squadra, non solo per il suo impegno sul campo, ma soprattutto per il contributo economico e umano che ha dato ai ragazzi. Stefano si è messo da parte, lasciando spazio agli altri, dimostrando un senso di responsabilità e sacrificio raro da trovare. Chi si lamenta per aver giocato meno dovrebbe riflettere sul fatto che lui ha letteralmente messo la sua vita nel progetto, facendo un passo indietro per il bene comune. È un esempio da seguire, un modello di dedizione e altruismo».

Cozzoli in panchina e il ritorno di Pastoressa: fondamentali per il rilancio

«Per la prossima stagione ripartiremo da Alessandro Cozzoli in panchina – conferma Monno – avrei voluto vederlo ancora in campo, ma purtroppo non potrà più giocare. Lo considero una persona di grande valore, un uomo di calcio che conosce profondamente le dinamiche dello spogliatoio e sa come motivare la squadra. Inoltre, Luca Pastoressa sta lavorando duramente per essere pronto a settembre. Lui, insieme a Mangialardi, sono state assenze pesanti per noi: uomini-squadra, leader e punti di riferimento per i più giovani. Quando sono mancati, ne abbiamo sentito il peso, e questo ha inciso sul calo finale».

Il futuro del Project e la questione sponsor

«Il destino del Project dipenderà dalle risorse a disposizione – spiega Monno – personalmente, come esperimento, mi è piaciuto meno rispetto ad altre iniziative. Pur riconoscendo l’impegno dei ragazzi, rimane il rimpianto di non aver fatto di più. L’eliminazione contro il Ghetto, che ci ha dato una vera e propria lezione, è stato un momento difficile ma anche formativo. Sul fronte sponsor, invece, siamo ottimisti. Stiamo lavorando per la riconferma di tutti i partner. Il video spot ha quasi raggiunto quota 50.000 visualizzazioni, un risultato importante che dimostra la forza della nostra comunicazione. Abbiamo canali social molto seguiti come TikTok e Instagram, e vantiamo un nostro giornale personalizzato, un elemento unico nel panorama che valorizza ulteriormente il brand Black. Sono convinto che i nostri sponsor riconfermeranno il loro supporto, e questo rappresenta una base solida per il futuro, non possiamo che migliorare».

Obiettivi chiari: alzare l’asticella e competere con i migliori

«Non ha senso fare nomi di giocatori promossi o bocciati – conclude il presidente – chi ha deluso lo sa già, e le cause possono essere molteplici. Quello che posso promettere è che il Black deve alzare l’asticella, ambire a competere alla pari con squadroni come l’Aston Birra, che pur essendo nati da poco si sono già affermati come corazzate. Il nostro obiettivo è crescere, migliorare e tornare a essere protagonisti come lo eravamo nel 2009».

 

La redazione

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