

Black, il “serpente” è tornato: Mangialardi riassapora il campo
Dal dolore alla rinascita: il talento bianco "rosso" è pronto a scrivere un nuovo capitolo
Dopo mesi difficili e un infortunio che sembrava averlo allontanato dal campo, Alessandro Mangialardi è finalmente tornato a vestire la maglia biancorossa. Il “serpente”, come è affettuosamente soprannominato da me, non è ancora al top della condizione fisica, ma il solo rivederlo in campo rappresenta una gioia immensa per tutta la nostra comunità.
Diciamocelo chiaramente, Mangialardi è uno dei migliori fantasisti nei tornei di Bari, un talento puro che ha sempre saputo incantare con la sua tecnica e la sua visione di gioco, ma sopratutto la sua umiltà. Anche da noi al Black ha dato tanto, diventando un punto di riferimento per i compagni e non solo. Purtroppo, un maledetto infortunio lo ha costretto a un lungo stop, proprio qualche giorno prima della finale di Champions contro il Real Macid. Chissà, con il rosso probabilmente l'epilogo sarebbe stato diverso. La sua forza di volontà e l'amore che ha verso il pallone hanno fatto la differenza: in pochi mesi è riuscito a tornare in quella che è la sua vera casa, il campo da calcio.
Per Alessandro, il calcio non è solo uno sport, ma un vero e proprio habitat naturale. Basta un pallone, un campo e il profumo dell’erba per renderlo felice. Questa passione e umiltà, rare nel mondo calcistico amatoriale, lo rendono un esempio per tutti. In un panorama spesso dominato da personalità “montate”, Mangia si distingue per la sua semplicità e dedizione.
Il Black Jack ripartirà da lui per la prossima stagione, senza alcun dubbio. Il “serpente” sarà uno dei pilastri della rinascita della squadra, un elemento chiave per puntare in alto. E perché no, per provare a conquistare quella “Champions” che finora è rimasta un tabù per il club. Con il “rosso” di nuovo in campo, i sogni e le ambizioni del Black Jack tornano a vivere con nuova linfa.
Il ritorno di Mangialardi non è solo un fatto sportivo, ma un simbolo di resilienza e speranza per tutti noi. Bentornato Alessandro, il campo ti aspettava.