

Verso il quadrangolare: Mazzeo contro Lavermicocca, amici per la vita, rivali per una sera
L'ex Real Dream rifiuta il Ludwig: “Nico mi voleva in biancoverde, ma avevo già scelto il Black”. In campo anche Giuseppe Colella, che per una notte ha vestito proprio la maglia biancorossa
C’è chi vede il calcio come semplice competizione. Poi ci sono partite che vanno oltre il risultato, perché dentro portano storie, legami e incroci che il tempo non ha mai spezzato. È questo il caso della sfida tra Black e Ludwig, uno degli incontri più attesi del quadrangolare in programma martedì. Una partita che segnerà anche un momento speciale: per la prima volta, Francesco Mazzeo e Nico Lavermicocca si affronteranno da avversari.
Una novità assoluta per due amici fraterni, cresciuti fianco a fianco in campo e fuori. Dalla storica esperienza al Real Dream nel 2009, al Bari Vecchia nel 2011, passando per le tappe condivise con le maglie di Fiorentina, Roma, Juventus e Mai una Gioia. Insieme hanno vissuto gioie, delusioni, e scritto pagine importanti del loro percorso calcistico, sempre spalla a spalla. Ma martedì, per 60 minuti, saranno uno di fronte all’altro. Con rispetto, sì. Ma anche con quella sana voglia di dimostrare qualcosa.
"Nico mi voleva in biancoverde, ma avevo già scelto il Black", racconta con un sorriso Francesco Mazzeo, svelando un piccolo retroscena di mercato estivo tra amici. Un’idea, quella del Black, che era balenata anche per Lavermicocca, vicino a vestire la maglia biancorossa in occasione della notte One Soccer dello scorso 27 giugno. Alla fine non se ne fece nulla. Quella sera, però, un altro incrocio curioso prese vita: Giuseppe Colella, bomber del Ludwig, per una volta vestì i colori del Black, unendo per una notte i destini di due squadre ora pronte a darsi battaglia.
Martedì sera non sarà solo una tappa di preparazione, ma un assaggio di emozioni, storie e incroci che solo il calcio sa regalare. Il quadrangolare promette spettacolo, e la sfida tra Ludwig e Black Jack ha tutte le carte in regola per diventare il centro della serata.
Amicizie messe tra parentesi per una sera. Abbracci rinviati al fischio finale. Perché quando in palio c’è l’orgoglio, ogni pallone pesa. Ma quando in campo ci sono anche i sentimenti, allora il calcio diventa davvero qualcosa di più.