Black Jack 2009

Black, buon compleanno Capitano: Stefano Tataranni spegne 29 candeline

Dalla ricostruzione del gruppo alla fascia da capitano: Tataranni festeggia il suo compleanno con la gratitudine di un'intera famiglia

14.09.2025 11:09

Giornata speciale in casa Black Jack: oggi il capitano Stefano Tataranni compie 29 anni. Un traguardo importante, non solo anagrafico, ma anche simbolico per chi, come lui, ha saputo ricostruire dalle fondamenta lo spirito e la struttura di un club che sembrava destinato a sparire.

Tataranni non è solo un terzino di affidabilità estrema. È, prima di tutto, l’anima di questa squadra e di questo progetto. Se oggi il nome “Black Jack” è tornato a farsi sentire, è grazie alla sua caparbietà, alla sua visione e alla sua voglia di non mollare. Ha rimesso insieme i pezzi, ha riacceso la passione, ha convinto uomini come Cozzoli, Pastoressa e Traversa a credere ancora nel progetto. Un'opera di ricostruzione determinante, che non può e non deve passare inosservata.

Tata non si limita a giocare o gestire il gruppo ma è anche il grafico della squadra: a lui si devono tutti i loghi ufficiali del club dal 2009 ad oggi.

Diventato capitano nel giugno scorso, ereditando la fascia proprio da Traversa (altro pezzo di cuore biancorosso), Stefano ha subito mostrato che tipo di guida vuole essere: niente parole vuote, solo esempio. Nella passata stagione, in un gesto che racconta molto più di mille frasi, ha scelto di restare in panchina in molte partite per lasciare spazio a chi aveva giocato meno. Non un sacrificio, ma una scelta di cuore e di squadra. Perché per lui il “noi” viene sempre prima dell’“io”.

In un mondo che spesso celebra l’individualismo, avere un capitano così è un privilegio raro. Stefano non cerca la gloria personale, ma il bene del gruppo. Con lui, il Black Jack è davvero in buone mani.

Auguri Capitano, che sia un altro anno pieno di soddisfazioni. Il meglio, ne siamo certi, deve ancora venire.

 

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