Black Jack 2009

Black, Cacucciolo: "Il gruppo prima di tutto. I gol? Più dell'anno scorso ma non mi accontento"

Il classe 2003 racconta il suo inizio di stagione: "Black o Project non cambia nulla. I fotografi? Arrivano sempre quando non ci sono, sembra fatto apposta”

20.10.2025 12:42

In un calcio sempre più individualista, c'è chi continua a credere nei valori veri. Il Black è l’esempio lampante di come l’unione e il senso di appartenenza possano fare la differenza. La squadra, protagonista di un inizio campionato inaspettato, si gode un momento positivo anche grazie all’impegno instancabile dei suoi uomini. Tra questi, spicca il nome di Vincenzo Cacucciolo, classe 2003, uno dei volti più rappresentativi dello spirito del gruppo.

In vista della sfida di mercoledì contro il South Park, Cacucciolo è intervenuto ai nostri microfoni, mostrando la maturità e l'umiltà che lo contraddistinguono, dentro e fuori dal campo: "Partita non semplice, come del resto si sta rivelando questo campionato. Il South Park è una squadra di valore, come ce ne sono tante in questa regular season. Dobbiamo approcciare come sempre con attenzione. Perchè in un niente puoi rovinare quanto costruito sinora".

Non è un caso che proprio quest’anno si respiri un’aria nuova, più competitiva e stimolante, come conferma lo stesso giocatore: "Io al Black sto benissimo perché, al netto della retorica, qui sembra davvero di stare in una famiglia. C’è più competitività e la cosa non fa che aumentare gli stimoli. Chiunque giochi dà il massimo e questo fa la differenza. I gol? Sto segnando più dello scorso anno, ma non mi accontento. Voglio di più".

L'ex Ideale Bari accetta tutto con umiltà, consapevole che il bene del collettivo viene prima di ogni ambizione personale: "Quando mi tocca partire dalla panchina non dico nulla, perché sarà banale, ma per me viene prima il gruppo. Anche se a nessuno piace, è ovvio. Ma se vuoi ottenere qualcosa di importante devi rispettare chi fa le scelte. Mi sento considerato in questo gruppo e ho la fiducia della società, a volte sono scelte obbligate e non c'è nulla di personale. Quindi rispetto i due mister Cozzoli e Traversa, con cui ho un ottimo rapporto e non credo scelgano in base alle simpatie".

Il giovane terzino elogia il gruppo, lodando l’alchimia tra vecchi compagni e nuovi arrivati, costruita giorno dopo giorno attraverso il dialogo e il confronto: “Il segreto è il dialogo e il continuo confronto. Così si cresce tutti. Che io venga convocato con il Black o con il Project è uguale, non cambia niente. Parliamo della stessa famiglia”.

Cacucciolo si sofferma anche su un volto amico, quello di Monacelli, con cui ha condiviso lo spogliatoio dei Gabbiani un anno fa, oltre che un amico di infanzia: "È stato bello rivederlo. Nicola è sempre un pericolo costante. Sono stato felicissimo che a spuntarla sia stato ancora io. Ci parliamo spesso quando ci vediamo a San Girolamo e lui lo sa quanto lo stimi e credo che la cosa sia reciproca".

Infine, una nota scherzosa, ma che racconta anche quanto Cacucciolo tenga a ogni dettaglio della sua esperienza: "I fotografi? Vengono sempre quando non ci sono… sembra fatto apposta!".

Cena di squadra per i biancorossi: insieme prima della sfida al South Park
Terzo Tempo, Monno omaggia Dipalo: "Quando entrerai al San Nicola, ti aspetta questo dono"