

ESCLUSIVA/ Iusco-Favero, la storia infinita: l'ex punge ancora. Vi spiego
Il presidente del Bologna torna a parlare della breve avventura nelle file del Cagliari
Una sola stagione. Tanto è durata l’avventura di Fabio Iusco nelle file del Cagliari. Era l’estate del 2015, terza stagione del tecnico rossoblù sulla panchina nei tornei del Di Cagno. L’esperimento Iusco non era andato bene e così, a fine giugno, ormai senza molte altre opzioni sul tavolo, il tecnico Danilo Favero optò per la scelta di rottura, mettendo sul mercato il centrocampista. Non era la prima volta che il tecnico rossoblù optò per una decisione simile, senza fornire nessuna spiegazione. Una toccata e fuga, nel caso di Iusco ancora più rapida che per il collega Collela, che resistette due anni: "I miei trascorsi al Cagliari li ricordo con grande piacere, meno lo staff tecnico - esordisce il centrocampista - nella stagione non ci furono problemi di nessun genere, ma il mister è così, un tipo taciturno che decide senza metterti poi al corrente. Vincemmo lo scudetto, poi decise di mandarmi via".
UN MISTER VINCENTE
Una bacheca piena zeppa di trofei, mister Favero è una vecchia volpe..."Su questo non ci sono dubbi. Il Cagliari secondo me è una delle squadre più forti della serie A, però, come in tutte le macchine perfette, ci sono sempre piccoli ingranaggi che difettano, beh, io conosco bene quelli ingranaggi".
Nella sfida con Cagliari si toglierà qualche sassolino: "Indubbiamente. Per me non sarà una gara come le altre, devo dimostrare a chi non ha creduto i me, che si sbagliava"