Black, Enrico Strambella "Gli altri ci sottovalutano? Meglio così. Contro il Cedip per dimostrare chi siamo"

Nel calcio amatoriale esistono figure che vanno oltre il campo da gioco, uomini che diventano simboli per lo spogliatoio e per tutta la squadra. Uno di questi è sicuramente Enrico Strambella, storico calciatore del Black Jack sin dal lontano 2009, che con la sua presenza – ieri anche a distanza – continua a rappresentare lo spirito battagliero e l’identità del gruppo biancorosso. Assente al quadrangolare che ha visto coinvolte Black Jack, Ludwig, Real Bari e Real Macid, Strambella non ha fatto mancare il suo sostegno. Lo ha fatto con parole forti, cariche di passione rivolte ai compagni al termine delle partite: “Sono convinto che i ragazzi abbiano dato l’anima. Queste partite servono, e non solo per una questione fisica. C’è anche un aspetto mentale fondamentale da curare".

Non manca un’analisi realistica sulle difficoltà che la squadra affronterà nella nuova stagione, a partire dal prossimo avversario: “La Cedip è una bella squadra, forse ai livelli della Ludwig. Giocano da anni insieme, hanno automatismi rodati. Per noi sarà una stagione in salita sin dall’inizio, inutile girarci intorno. Anche il calendario non è dalla nostra parte”

Ma è proprio nella difficoltà che, secondo Strambella, il Black Jack può trovare la propria forza:“Dobbiamo dimostrare, prima di tutto a noi stessi, che possiamo fare molto di più. Gli altri ci sottovalutano? Meglio così. Potrebbe diventare il nostro punto di forza".

Infine, uno sguardo al futuro prossimo, con la testa già al torneo che attende la squadra: “Ora massima concentrazione. Non dobbiamo mollare mai. Aiuteremo mister Cozzoli  e Saverio Traversa a lavorare serenamente. Noi dobbiamo essere bravi a trasmettere ai nuovi cosa sia la maglia del Black”