

Bari, servono idee per Cesena?
L'ultima gara casalinga contro il Vicenza è stata una gara complessa per gli uomini di Colantuono risolta da una prodezza a fil di palo siglata da Galano. Il risultato finale non ha soddisfatto la piazza, che, nonostante la vittoria, è sembrata preoccupata per un gioco che stenta a decollare. In realtà la prova offerta dai biancorossi non è stata cosi negativa: finalmente sono arrivati i primi gol del 2017 e sono arrivati su azioni costruite. Dunque, un piccolo progresso rispetto alle prime due gare dell'anno c'è stato. E se il giudizio su questa gara può essere condizionato dalla posizione di classifica della Lane, occorre subito ricordare che Bisoli è un allenatore che predilige la fase di non possesso sporcando le linee di passaggio degli avversari piuttosto che un pressing alto rischioso e dispendioso, e che nelle sei giornate precedenti alla sfida del San Nicola aveva ottenuto 12 punti, frutto di 3 vittorie e 3 pareggi, in cui spiccano i successi con Verona, Cittadella e i pareggi contro Carpi e Spal. Insomma, un avversario di tutto rispetto, difficile da penetrare e da sconfiggere se la concentrazione non è la stessa per tutto l'arco della partita. Per cui, il Bari che ha battuto il Vicenza non se l'è cavata proprio male e ha proposto anche un'idea di gioco molto più chiara rispetto a quanto quella mostrata nel mese di gennaio. I nuovi acquisti d'altronde si stanno abituando alle richieste di Colantuono. Nella sfida del Tombolato i reparti erano davvero molto distanti, non c'era alcun collegamento tra la difesa e l'attacco, nonostante la presenza di Basha che in un primo momento aveva provato a gestire la manovra. Il discorso è che questo 4-3-3 sembra che possa ingranare: durante la prima frazione della gara contro i veneti spesso e volentieri Salzano e Basha hanno costruito dal basso aprendo il campo e spostando continuamente la sfera. Non sono mancate le sovrapposizioni dei terzini, sinonimo di una squadra corta e di distanze ridotte. Forse non saranno affinati i movimenti degli attaccanti, tanto che la seconda rete è stata una combinazione di due calciatori che hanno giocato assieme anche nella prima parte della stagione, ma la rete con cui Floro Flores ha sbloccato l'incontro è tutt'altro che casuale. Con Greco e con il rientro di Ivan dovrebbe anche aumentare l'intensità in mediana che per ora non è al top per tutti i novanta minuti, ma che nelle prossime settimane dovrebbe migliorare anche per la condizione atletica (il classico richiamo di gennaio). Il rebus è Brienza, poiché il Bari fino ad ora non ha potuto fare a meno delle sue giocate. Il talentuoso mancino in Galano potrebbe trovare non un rivale per la fascia, ma un prezioso compagno per la costruzione delle azioni offensive. Il foggiano ha la caratteristica di trascinarsi la palla anche per qualche secondo in più prima di scaricarla con il piede sinistro verso il compagno di squadra, ma se lo scarico è un certo Brienza che dal limite dell'area può inventare qualsiasi cosa, allora la combinazione Galano ala destra e Brienza mezzala, negli 30 minuti di partita, può diventare un'arma fondamentale per Colantuono. In vista di Cesena, gara in cui il Bari ritroverà Camplone, non serviranno tanti stravolgimenti o tante nuove idee. Col tempo verranno affinati i movimenti di tutti gli interpreti, ma ad oggi serve solidità in difesa, trovata con la coppia Capradossi-Tonucci e cattiveria li davanti, per rinforzare l'autostima della squadra e iniziare un filotto positivo per poter lavorare in tranquillità e sviluppare tutte le trame e le idee di gioco.