Black Jack 2009

Cinquina doppia e caos controllato: il Black Project vince 5-1… e poi sfonda al Bingo

Dal colpo di Marchitelli alla cinquina, fino al giubbotto strappato di Turitto: il post-partita del Black è un romanzo comico già scritto da solo

26.11.2025 17:31

Il Black Project è un club amatoriale di calcio, sì. Ma è anche la cosa più vicina a un reality show sportivo mai vista a Bari. Del resto, nasce nel 2009 nel mitico sottoscala di casa Sifanno: presepe a destra, panettone a sinistra e tavolo da Black Jack sempre aperto fino alle quattro del mattino. Da lì il nome, da lì lo spirito: si gioca sempre, ovunque e comunque (rigorosamente) “in modo responsabile”, certo.

Dopo il 5-1 rifilato al Quality, una squadra normale festeggerebbe con una pizza e poi si torna a casa. Il Black? Ovviamente va al Bingo. Delegazione presente: Marchitelli, Cacucciolo, Turitto, Naselli, Di Munno, Lorusso, presidente Monno e vice presidente Tataranni. Grande assente Simone Sifanno, il vice presidente onorario e dominatore di ogni tavolo da gioco: uno che quando si siede, il banco si alza per rispetto.

Marchitelli, già autore del 4-1 in campo, decide che la serata non è finita: al Bingo piazza una cinquina da 16 euro e chiude la giornata in modalità “doppietta ufficiale”. Serata sistemata.

E poi c’è Turitto, protagonista involontario. In tribuna aveva passato la partita a prendere in giro il cognato Marchitelli: corsa, capelli, postura, pure il modo di respirare. Ma il karma non fa sconti. Nel pieno dello sfottò si arrampica sulla rete per continuare la performance dall’alto e… crack: giubbotto nuovo, regalo della fidanzata, strappato sotto l’ascella.

Silenzio generale. Occhi sul giubbotto sventrato. Turitto immobile come un imputato. Il pensiero comune? “Questo stasera non torna a casa: lo ricoverano direttamente”

Il Black Jack può cambiare moduli, avversari e campionati… ma non cambierà mai la sua anima. Ed è proprio questo che lo rende unico.

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