

Carpi-Bari 0-0: che peccato! I galletti chiudono il 2017 con un pareggio
Gli ospiti creano tante occasioni ma non riescono a concretizzare: tra i migliori Nenè al quale è mancato solo il gol
Gli uomini di Grosso non vanno oltre lo 0-0 contro un piccolo Carpi, e chiudono così il girone d'andata con un pareggio. I biancorossi ora sono a quota 34 a pari punti con l'Empoli.
Mister Grosso soprende tutti ancora una volta, inserendo tra gli 11 titolari l'ultimo arrivato: Mobido Diakitè (Sulla carta fuori lista, quindi il patron Mino Giancaspro dovrà pagare una multa che si aggira attorno ai 10.000 euro). Altra novità: fuori Galano dentro Floro Flores.
L'allenatore dei galletti schiera un 4-3-3 formato da:Micai,Sabelli,Diakitè,Marrone,D'Elia,Tello,
Basha,Iocolano,Nenè,Floro Flores,Improta.
15°- Prima occasione per il Bari: Nenè scheggia il palo su calcio di punzione dal limite dell'area.
27°- Cross basso di Improta per Nenè, anticipato dal difensore che si rifugia in corner.
34°- Ospiti sfortunati in questa circostanza: prima Basha impegna l'estremo difensore con un bel tiro dalla distanza, sulla ribattuta raccoglie Iocolano che rimette il pallone in area, sulla sfera arriva Improta che impatta di testa ma sulla traiettoria trova ancora una volta uno strepitoso Colombi.
47°- Dopo due minuti di gioco, il signor Ghersini fischia la fine della prima metà di gioco. Risultato parziale: 0-0
Inizio della ripresa
51°- Il numero 27 ospite si rende pericoloso con una bella conclusione dal limite di potenza, si oppone in maniera impeccabile Colombi che vola e concede il corner.
64°- Grande azione di contropiede da parte dei galletti: Nenè vede il movimento di Improta, il numero 16 aggancia, punta Pachonik e va al tiro con il sinistro; il portiere si fa trovare pronto.
84°- Si fa vedere anche il Carpi, con Ligi che sventaglia un gran pallone filtrante per N'Zola, l'attaccante manca incredibilmente l'aggancio in area.
92°- Per l'arbitro può bastare, triplice fischio. Risultato finale: 0-0
Il commento della gara
Un vero peccato, viste le occasioni sprecate il Bari avrebbe meritato ampiamente la vittoria.
Gli uomini di Grosso non sono riusciti a concretizzare le tante azioni create, grazie anche ad un grande Colombi che ha salvato la sua squadra in parecchie circostanze.
Il Carpi ha dimostrato davvero poco, non ha mai impegnato Micai, ha cercato soltanto di sfruttare qualche disattenzione da parte degli ospiti e di pungere in contropiede con N'Zola e Mbakogu.
Tra i migliori per il Bari ci sono: Nenè e Tello, quest'ultimo meglio nel primo tempo, poi ha sentito anche lui un pò di stanchezza, il brasiliano invece si è mosso benissimo ed è andato più volte vicino al gol... peccato!
Un piccolo appunto sui cambi di mister Grosso: perchè sostituire Iocolano con Busellato e non con Brienza?
Abituati a questo tipo di mossa, ieri il mister ha preferito lasciare in panchina il numero 10 per tutta la partita.
Bisogna cercare di essere più cinici e concreti, chissà se questo potrà essere un buono spunto per Sean Sogliano in vista del mercato di gennaio ormai alle porte... manca il vero centravanti?
Le parole di Fabio Grosso al termine della gara: "Usciamo da questo campo con un pò di amarezza in bocca, perchè abbiamo disputato un'ottima gara soprattutto nel primo tempo siamo stati padroni assoluti del gioco, abbiamo create tante occasioni da gol. Abbiamo voglia di continuare questo percorso,stiamo crescendo, proveremo ad essere protagonisti in un campionato difficilissimo" e sulla pausa " Adesso stacchiamo la spina e recuperiamo un pò di energie".
Riportiamo ora i top e i flop della partita:
TOP
Diakitè: prestazione superlativa la sua, preciso in ogni intervento. Avversario difficile per Mbakogu.
Nenè: prezioso. Sempre pericoloso, peccato per il gol che è mancato.
Tello: ottimo nei primi 45 minuti. Corre e recupera tanti palloni.
FLOP
Basha: da lui ci si aspetta molto di più, viene sostituito nel finale di partita da Kozak.
Floro Flores: il napoletano deve ritrovare ancora la sua condizione ottimale.
Fonte immagini: www.itasportpress.it/ www.fcbari1909.com
Articolo di Giovanni Maltarini