

Il Bari dei 25 titolari. Obbiettivo: cambiare marcia in trasferta...
Troppo poco due vittorie in trasferta per puntare in alto
Cross di Daprelà e rete di Furlan. Questa è l'immagine che ha segnato lo scorso week- end in casa Bari: l'immagine dell'azione che è bastata ai biancorossi per stendere il Frosinone e sognare in grande. Un'immagine che suona come un monito da parte di Colantuono: tutti sull'attenti. Il mister ex Atalanta, da quando è a Bari, ha fatto capire che nessun giocatore ha il posto assicurato e tutti possono lottare per una maglia da titolare. Come è avvenuto con il caso- Romizi che sembrava ormai destinato alla cessione ed invece è stato rintegrato ma, sopratutto, rinserito nel progetto tecnico. E' un Bari che può contare su 25 titolari grazie al lavoro certosino svolto in sede di mercato da Giancaspro e Sogliano.
APRILE DI FUOCO CHE NON FA PAURA- Un mese di aprie di fuoco, che non fa paura in casa Bari. Da gestire con attenzione ma che non fa tremare le gambe a mister Colantuono che sa di poter contare- a differenza di molte squadre della cadetteria- di una rosa lunga e di un'ampia scelta. Colantuono ha una certezza: quella di girarsi in qualsiasi momento della partita e di poter cambiare le sorti del match da un momento all'altro. Basti pensare che contro il Frosinone siedevano in panchina Raicevic, Maniero e Parigini su tutti, che in qualsiasi altra squadra di serie B giocherebbero titolari.
Il mese di aprile per i biancorossi:
Bari- Latina (3 aprile)
Spezia- Bari (7 aprile)
Carpi- Bari (17 aprile)
Bari- Verona (22 aprile)
Salernitana- Bari (25 aprile)
Bari- Pisa (28 aprile)
La volata di aprile segnerà le sorti del campionato ed arrivarci con il vento in poppa come sta facendo il Bari può essere un vantaggio incredibile. Il mese in cui- più degli altri- la lunga rosa del Bari deve fare la differenza. Il mese in cui il mister deve avere tutti sull'attenti per sognare in grande: in questa serie B tutto è possibile.
CAMBIARE PASSO IN TRASFERTA- Come un gambero il Bari. Uno avanti ed uno indietro. Una buona prestazione ed una meno buona. La malattia da trasferta sembrava essere passata dopo la vittoria robante contro il Benevento ma poi di nuovo lo scivolone a Chiavari contro la Virtus Entella, brutto sul piano della prestazione più che del risultato. Una sconfitta giustificata parzialmente dal brutto sintetico di Chiavari, che però non può essere l'unico motivo di una brutta prestazione. Il Bari- se vuole puntare in alto- ha l'obbligo di cambiare passo in trasferta. Questo è l'unico tallone d'achille di una squadra che in casa è la tritasassi del campionato ma in trasferta sembra essere quel brutto anatroccolo visto nella gestione Stellone. Solamente 12 punti ottenuti in 14 partite, un bottino troppo magro per sognare: il sesto peggior rendimento del campionato in trasferta, solamente due le vittorie (Perugia- Bari e Benevento- Bari). E considerando che il Bari deve giocare 7 delle ultime 12 partite lontano dal San Nicola, cambiare passo è d'obbligo. Sin da subito, sin da Trapani.