

Cuore, sacrificio e sangue freddo: il manifesto di Vincenzo Cacucciolo. "Monacelli? Rivedrò il mio ex capitano, ma niente sconti"
"Sul 3-0 abbiamo abbassato la guardia, ma la lezione è servita. Ora testa al Tmc"
Nel calcio ci sono partite che lasciano il segno per lo spettacolo, altre per il risultato. E poi ci sono quelle che, pur non brillando, diventano tappe importanti nel percorso di una squadra. È il caso della vittoria per 4-1 del Black contro il Real Bari. E a parlare, a fine gara, è stato uno dei protagonisti più silenziosi ma fondamentali: Vincenzo Cacucciolo, difensore classe 2003, baluardo della retroguardia e anima nuova di un gruppo che punta in alto.
Lo troviamo negli spogliatoi, ancora con la maglia sudata, lo sguardo concentrato di chi non si accontenta e una schedina da controllare.
“Mbappé non ha segnato per la terza volta consecutiva, non si vince più una schedina - ci racconta sorridente il terzino - che poi analizza la vittoria sul Real: ”Non è stata una gran partita, è vero", ammette con sincerità. "Probabilmente sul 3-0 abbiamo pensato (sbagliando) di averla già portata a casa. Ma nel calcio non si può mai abbassare la guardia. Questo ci servirà da lezione".
Le parole di Cacucciolo non sono quelle di un giovane alle prime armi: c'è maturità, senso del gruppo, consapevolezza. Tratti che forse ha portato con sé dalla sua esperienza ai Gabbiani, ma che al Black stanno trovando la loro piena espressione:"Mi sento sempre più parte di questo gruppo. Sono felice della scelta di venire qui. È un ambiente che ti fa sentire importante, che ti responsabilizza", racconta con un mezzo sorriso"
E poi, c’è il discorso sul gol. Quel desiderio che ogni difensore coltiva, magari su calcio d’angolo, con una torsione che spacca la porta. Ma Cacucciolo è chiaro: "Il gol? Lo desidero, ovvio. Però firmerei ogni settimana per vincere, anche sacrificando il mio ego da bomber. Il mio compito è proteggere, non segnare".
E all’orizzonte, una sfida speciale: quella contro il Tmc, dove ritroverà il suo ex capitano ai Gabbiani, Nicola Monacelli. Un confronto che ha il sapore dolce dell’amicizia, ma anche l’intensità della rivalità.
"Nicola è l’uomo più pericoloso, va tenuto d’occhio", avverte, quasi lasciando trasparire una sfida personale. "Sarà un piacere rivederlo, ma in campo non ci saranno sorrisi. Solo duelli".
Vincenzo Cacucciolo non è solo un difensore. È una colonna che si sta affermando con intelligenza, umiltà e spirito di squadra. E se il Black vuole continuare a correre, dovrà farlo anche sulle sue gambe e con la sua grinta. Con o senza gol.