

Cagliari, due minuti da scudetto: Maiello dice no alla Juve e gela le concorrenti
Calo nella ripresa dei rossoblù, prodezza nel recupero del portiere Maiello. Nella Juve Mangiallardi non basta
Una delle partite più belle di sempre quella andata in scena ieri sera all'Olimpic Center. Due squadre, tra le migliori del torneo, che hanno dato tutto, senza esclusione di colpi. Sfida tra i due migliori tecnici visti fin qui, Favero da una parte e Caradonna dall'altra, due squadre che possono contare su due autentici fuoriclasse: Mangialardi per la Juve e Martino per il Cagliari.
Sono i bianconeri a passare in vantaggio grazie all'ex viola Romanelli, abile a farsi trovare pronto in area di rigore battendo Maiello. Ma la gioia per i bianconeri dura poco: Martino, il migliore dei rossoblù, con un gran bolide batte D'Elia ed è 1-1. La Juve accusa il colpo ed arriva il contropiede di Tommasicchio che, in meno di cinque minuti, realizza una doppietta. Poco prima della fine del primo tempo l'arbitro Colella si inventa un rigore per i bianconeri che realizzano con Midio. Si va al riposo con il Cagliari in vantaggio 3-2. La ripresa è da cardiopalma: prima il pareggio di Di Nando per la Juve e poi, ancora una volta, il doppio vantaggio per i rossoblù che si portano sul 5-3 (da segnalare il bel gol su punizione di Melpignano). Finita qui? Macchè. La Juve, ma doma, si porta sul 5-4, complice la distrazione della difesa rossoblù, completamente in balia delle onde. Proprio nei minuti di recupero prima colpiscono il palo in un'azione convulsa e poi, grazie alla prodezza del portiere rossoblù, sfiorano l'impresa.