Biancoli, il primo amore non si scorda mai...

Dal campo numero due dell'Olimpic al tre, è un attimo: 10 metri, che dividono non solo due grandi rivali, Lazio e Torino, ma anche il cuore dell'attacante biancoceleste… stiamo parlando proprio di Nicola Biancoli.

Il bomber laziale si è sempre sentito un figlio adottivo della Lazio, dove si è formato calcisticamente, ricevendo supporto e affetto dai tifosi, senza però dimenticare il suo quartiere d'origine 'Enziteto'. Seppur non ci abbia giocato tantissimo nella scorsa edizione della serie A, non ha mai smesso di seguire i colori granata, anche in compagnia del suo migliore amico, Antonio Pappalepore, conosciuto proprio nel quartiere a nord di Bari. Come? A raccontarlo ai nostri microfoni è proprio il difensore: "“Ci siamo incontrati tanti anni fa in una squadra proprio di Enzitero. È nato tutto da un torneo di parrocchia. Il primo campionato si concluse con un nulla di fatto. Ricordo ancora oggi la figuraccia. Lui giocava in attaccacco, io difensore di spinta’, venivamo entrambi da due esperienze importanti.” 

Fino a qualche mese fa nessuno si sarebbe aspettato un suo arrivo alla Lazio, soprattutto dopo l'esperienza nell'Enziteto do Brasil. Data la rivalità, cosa ha significato per lui venire a giocare in biancoceleste, dopo l'esperienza in verdeoro?
“Lui resta legato al Torino perché è il quartiere che l’ha accolto quand’era bambino e nella quale è cresciuto, ma nessuno dimentica le proprie origini e per lui è un onore vestire la maglia della squadra della sua città. Poi a lui piacciono le tifoserie calde, lo spronano tanto. La rivalità tra Torino e Lazio, secondo me, è sentita più dai granata. Venendo qui lui non ha fatto un torto a nessuno, è venuto a giocare nella squadra della sua città. Dopo la pessima esperienze dello scorso anno, nonostante le richieste delle altre squadre ha scelto casa sua, una scelta di cuore.”