Prima la birra, poi la cioccolata… ora la rosa gialla: Turitto colpisce ancora
Il “rinfacciatore di professione” omaggia Monno a tavola. Ma nel Black tutti si chiedono: qual è il prossimo secondo fine?
Quella rosa gialla consegnata da Nicola Turitto al presidente Monno durante la cena di Natale del Black ha fatto sorridere tutta la tavolata. Un gesto simbolico, nato senza romanticismi o doppi sensi: pura, semplice – e comicamente complicata – amicizia.
Perché Turitto, si sa, è un “rinfacciatore di professione”. Una volta offrì una birra al presidente: 2 euro e 50 centesimi. Da allora, quell’offerta è diventata un episodio storico, ricordato almeno una volta ogni tre conversazioni. Un mantra. Un monumento verbale.
Non contento, qualche giorno fa è toccata alla cioccolata calda del giorno di San Nicola: anche quella finì nel registro dei crediti morali che Turitto conserva gelosamente nella sua memoria.
Solo un evento ha mai placato la sua sete di “rinfaccio”: sempre lo stesso giorno della cioccolata calda, Monno gli ha regalato un pantaloncino ufficiale del Black. Stemma nuovo, taglio perfetto, consegna solenne. Silenzio. Per la prima volta, Turitto non ha avuto più nulla da rinfacciare. Un momento che vale quasi quanto una vittoria a tavolino.
E così, l'altra sera, la famosa rosa gialla: una nuova pagina nel libro infinito delle loro scenette. Un gesto che non significa altro se non questo: nel Black c’è spazio per l’ironia, per le piccole follie, per l’amicizia di quelle che durano.
E di fronte a Turitto che si presenta con il fiore in mano e un sorriso che dice tutto, Monno non può fare altro che ridere. Come tutti. Perché certe cose, semplicemente… succedono solo al Black.

