Black Jack 2009

Una sera a cena: sembravano concorrenti del GF (che chi scrive non guarda)… ma in realtà erano solo i calciatori del Black

12.12.2025 16:52

A guardarli in foto sembrava la presentazione di un nuovo cast del Grande Fratello.
Invece no: nessuna nomination, nessuna televoto, nessun confessionale.
Erano “solo” i ragazzi del Black… anche se, a tratti, la scena superava di gran lunga qualunque reality.

Seduto a sud del tavolo e già con lo sguardo da “mi state fregando il cibo”, ecco bomber Tangorra, figlio d’arte: suo padre ha fatto emozionare mezza Italia calcistica (Genoa e Bari su tutte), lui ieri ha fatto emozionare solo il cameriere… che non sapeva più come giustificare la mancanza dei piatti da quella parte del tavolo.
A nord si mangiava come in Emilia. A sud… digiuno quaresimale.

Alla sua sinistra, un altro bomber, quello di Barivecchia, che pur sapendo di dover partecipare a una cena di squadra si è presentato vestito come se avesse il pass per entrare al Demodè alle 23:59. Anche lui, nonostante gli abiti da discoteca, ha usato la tattica “al nord cibo non ne arriva”. Poi però il conto calorie smentiva tutto: ha mangiato come si mangia… indovinate dove? Sì. Al nord. D’Italia.

Poi c’è Micunco.
E Micunco è Micunco: prende in giro tutti, crea caos, semina battute e colpi bassi. Tiene alto l’umore di entrambi gli spogliatoi.
In campo è più nervoso di un modem Telecom alle 20:30 di sera, ma a tavola diventa un filosofo zen del ridere.

Accanto a lui spunta il ghost team: Michele Di Munno.
Sparito da qualche settimana, irreperibile come quelli che non leggono i messaggi su WhatsApp ma ti visualizzano su Instagram.
Però a tavola… presente.Eccome.
Lui vive un principio molto semplice: “correre stanca, mangiare no”.
Il termine tecnico è sknid: atleticamente sfaticato ma sempre pronto a sedersi a tavola.

E poi… l’Imperatore. Il Re.
Il dominatore assoluto di ogni portata: Vincenzo Cacucciolo.

Con un solo braccio utilizzabile, ha praticamente messo KO chiunque si avvicinasse alle pietanze. Antipasti? Spariti. Primi? Polverizzati. Dolci? Evaporati.
Lui sostiene di non aver mangiato la pizza. La sala lo guarda con lo stesso scetticismo di chi sente dire “esco solo per una birra”.

In mezzo alla foto, come cameo speciale, c’è Davide Cataldi, l’autista dell’autobus.
È l’unico che ha avuto il coraggio di dire la verità a Mazzeo e Traversa, dopo le loro cinque birre: “Ste chin l’autobus.”
Traduzione: “Avete esagerato, amici miei”.

Il capolavoro del quadro prosegue con il portierone Domenico Lorusso.
Mangia poco ma paga come tutti, filosofia da vero gentleman del pallone.
Si rifà subito dopo andando al bingo, dove pare abbia recuperato tutto… se non di più.

E poi, per chiudere, c’è lui: Giuseppe De Chirico, il capitano del Project.
Non ha mangiato: ha osservato. Non ha parlato: ha annotato. Non ha giudicato… ufficialmente.
Ma ha stilato pagelle dettagliate come un inviato della Gazzetta, pronte per essere usate contro tutti alla prima lite in spogliatoio.

Prima la birra, poi la cioccolata… ora la rosa gialla: Turitto colpisce ancora
Da riserva a simbolo: la crescita di Domenico Lorusso