Black Jack 2009

Black, Monno: "Stiamo sbalordendo, siamo affamati. Il nostro segreto? Vi spiego..."

Il patron del club biancorosso ha parlato in occasione della sosta del campionato per il Black e dopo la vittoria del Project

27.11.2025 11:52

Il Black Jack vive un inizio di stagione che emoziona. Due squadre, Black e Project, con personalità diverse ma lo stesso spirito da Black. Il presidente Giosè Monno, torna a parlare dopo mesi, traccia il primo bilancio e racconta il “modello” che rende unico il club: “Due gruppi fantastici e partecipativi, mi sento fortunato”, esordisce Monno. “È stata un’estate complicata – aggiunge – abbiamo dovuto rivoluzionare tutto. Sono stati creati due gruppi affamati e mai sazi. Traversa e Cozzoli? Qualcuno si stupisce di quello che stanno facendo, io no. Ero certo che avrebbero fatto bene, sono bandiere e anima del club e hanno entusiasmo. I risultati non arrivano per caso. Sono frutto del lavoro di tutti, della disponibilità e dell’impegno di ciascuno”.

E chi resta in panchina? Il modello Black funziona perché tutti hanno un ruolo. Cacucciolo dovrà fermarsi per mesi e operarsi, ma  ora ha un compito specifico: aiutarci sulla parte tecnica visto che di calcio ne mastica tanto. Umanamente gli siamo vicini e lo vogliamo vedere presto in campo, perché quello è il suo posto. Antonio Naselli? Senza di lui non si può stare: carica i ragazzi, porta allegria. Il campo passa in secondo piano. Chi pensa solo a sé stesso qui non ha posto. Vedere Mazzeo e Sivo felici di essere tornati in pista mi rende orgoglioso. Loro avevano archiviato per sempre il mondo dei tornei. Sono riuscito a rimettergli entusiasmo in estate. Parlo spesso con allenatori e calciatori – continua Monno – e mi dicono che qui si respira un’aria diversa. Non è il singolo che fa la differenza, ma l’insieme. E per loro questo è fondamentale”.

Il presidente parla anche del “modello Black” che altri provano a imitare senza successo: “Raccontare un club amatoriale con passione e professionalità non è per tutti. La gente quando legge percepisce una squadra seria, i ragazzi vengono costantemente valorizzati con questo modello. Noi vogliamo proseguire con il nostro archivio storico che parte dal 2009: tra dieci anni i nostri  calciatori leggeranno gli articoli e ricorderanno le emozioni, non solo le coppe. Racconteranno quanto erano bravi ai loro figli. Prova a far vedere una semplice foto con una coppa, come spieghi al tuo bambino l'emozione che hai vissuto se ricordi a malapena il nome dell'avversario. E' diverso, invece, rileggere tra qualche anno un pezzo che ti racconta esattamente quello che stai vivendo oggi, ti riporta indietro con il cuore e con la mente. Non tutti lo capiscono. Pensano al video effimero e alla foto che tra due giorni avrà perso l'hype”.

Sul mercato? “Stiamo pensando a un centrocampista, ora vediamo. Dal punto di vista tecnico nessuno mi sta stupendo, perché sapevo il valore di ogni singolo calciatore. Ma se proprio devo fare un nome, dico Saverio Micunco: sta dimostrando di essere un giocatore importante per il Project sia tecnicamente che umanamente. Non avevo dubbi su questo e lui lo sa”.

E sul futuro: “Ho detto ai ragazzi di divertirsi, di godersi ogni momento. Pensare sempre alla prossima partita dopo una vittoria ti ruba la gioia. Se vinciamo qualcosa saremo felici, altrimenti lo saremo comunque, perché i ricordi contano più dei trofei”.

scritto da redazione

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