Project nel caos: senza Traversa, senza guida e schiacciato dalla multiproprietà. Tifosi in rivolta!

Nel mondo del calcio amatoriale, la passione per la propria squadra è spesso pari, se non superiore, a quella che si vive nei campionati professionistici. Tuttavia, quando emergono situazioni controverse, come la multiproprietà all'interno delgli stessi tornei, i malumori non tardano a manifestarsi.

Un caso emblematico è quello del Project, seconda squadra del Black Jack, che partecipa al torneo amatoriale Nxt. I tifosi rosanero si sentono relegati a un ruolo di secondo piano, quasi fossero una squadra di "serie B" all'interno della stessa proprietà. La sensazione di essere una formazione inferiore rispetto al Black Jack si è diffusa rapidamente, generando frustrazione e malcontento tra i sostenitori.

Il malcontento è esploso in particolare dopo l'atteggiamento dell'allenatore del Project, che ha deciso di volare in Germania proprio il giorno della gara di esordio della squadra, lasciandola senza una guida tecnica adeguata. Un episodio che ha amplificato la sensazione di essere una squadra di secondo piano, alimentando il paragone con il Black Jack, dove un simile comportamento non sarebbe mai stato tollerato.

Un caso emblematico di questa frustrazione è quello di Simone Delle Foglie, calciatore del Project e tifoso sfegatato del Bari, che già vive una situazione simile nel calcio professionistico. La multiproprietà ha infatti condizionato le ambizioni della sua squadra del cuore, e ora si ritrova a dover subire lo stesso destino anche nel calcio amatoriale. Un'ulteriore dimostrazione di come questa pratica possa generare malcontento e senso di impotenza tra i tifosi e i giocatori.

Quel che è certo è che il malcontento dei tifosi del Project non può essere ignorato. Il calcio amatoriale deve rimanere un campo di gioco equo, in cui ogni squadra abbia le stesse opportunità di emergere e competere senza condizionamenti esterni.