

Dal web, il tifo si divide/ Il nuovo Black riparte da Cozzoli e Traversa: l'operazione nostalgia non piace a tutti
Due ex capitani alla guida, ma i tifosi chiedono risultati. Precampionato deludente, manca una punta e cresce il malumore verso Monno
Il Black ha scelto la sua nuova anima: sarà un doppio binario tecnico a guidare il futuro del club. Alessandro Cozzoli e Saverio Traversa, due volti noti, due bandiere della squadra, sono stati ufficializzati come i nuovi uomini chiave del progetto. Una decisione che affonda le radici nella storia recente del club, ma che guarda anche con ambizione al futuro, a due tornei fondamentali: Il Calcio che ci Piace ed Elite Super League.
Cozzoli, profilo tattico e pacato, e Traversa, vecchia scuola e spirito battagliero, rappresentano due anime diverse ma complementari. Una scelta forte, ma non esente da critiche: “Finalmente gente che sa cosa significa indossare questa maglia. Cozzoli e Traversa sono il Black!”, commenta Francesco Soriente, tifoso storico. Dello stesso tono Giulia Tagliente: “Traversa in panchina è uno spettacolo. Uno che ci mette il cuore. Speriamo che riesca a trasmetterlo anche ai ragazzi”
Ma a far rumore è anche il precampionato della prima squadra, guidata da Cozzoli: prestazioni deludenti, pochi gol, gioco spento. E il malumore inizia a emergere: “Precampionato disastroso, zero gioco e una squadra che sembra spenta. Cozzoli già in bilico?”, si chiede l'ex calciatore del Real Dream, Stefano Sifanno. “Forse serviva un tecnico vero, non solo un nome amico dello spogliatoio”
E non è il solo a sollevare dubbi sulla strategia della società, che continua ad affidare ruoli chiave a ex capitani: “Serve un tecnico esperto, uno con gavetta vera alle spalle”, scrive Sonia Biscotti. “Basta ex giocatori promossi per simpatia. Il progetto è ambizioso? Allora servono competenze, non nostalgia”
E c’è anche chi ironizza: “A questo punto aspettiamoci Tataranni allenatore il prossimo anno… Se il criterio è ‘ex capitano = allenatore’, allora siamo a posto!”, scherza Andrea.
Al centro delle discussioni c’è anche la questione mai risolta del reparto offensivo. In tanti sottolineano come, senza una vera punta, sia difficile valutare davvero il lavoro dei tecnici: “La prima punta quando arriva? Puoi anche avere Guardiola in panchina, ma senza uno che la butta dentro stiamo parlando del nulla…”, sbotta Antonio.
Tuttavia, c’è anche chi invita alla calma, alla pazienza, e a guardare il lato positivo di una scelta che punta sulla continuità e sull’identità: “Cozzoli ha idee, Traversa ha carattere. Se riescono a lavorare insieme, potremmo davvero sorprenderci. Dategli tempo!”, commenta Dario.
Ma nel mirino finisce anche la società, e in particolare il presidente Monno, accusato da una parte della tifoseria di non essere intervenuto con decisione sul mercato e di aver gestito male la costruzione della rosa: “Monno deve farsi un esame di coscienza”, scrive ancora Cataldi - non può nascondersi dietro i nomi romantici. Il Black ha bisogno di concretezza, non solo di simboli”. Anche Chiara è sulla stessa linea: “Sempre belle parole, progetti, valori… ma in campo mancano uomini, esperienza, soprattutto in attacco. Non si vince con la nostalgia”