

San Paolo-Black Jack, parla Sifanno: “Voglio dimostrare che Cozzoli non è all’altezza”
Il vice presidente sfida la sua stessa creatura: 'Se perde, Cozzoli è finito'
È tempo di vigilia per il match tra San Paolo e Black Jack, in programma domani sera alle ore 21 presso il campo della Levante. Una sfida che si preannuncia infuocata, soprattutto per uno dei protagonisti principali: Simone Sifanno, tecnico del San Paolo ma anche vice presidente del Black Jack. Una doppia veste che rende questa partita tutto fuorché ordinaria: “Non è una gara come le altre – esordisce Sifanno davanti ai microfoni – gioco praticamente contro una mia creatura. Ho scelto di affrontare questa sfida perché voglio dimostrare che Cozzoli non è all’altezza di fare l’allenatore dei biancorossi”.
Parole forti, che lasciano intendere una frattura profonda tra i due, anche se lo stesso Sifanno prova a stemperare i toni quando gli si chiede conto di questa rivalità: “Nessun rancore – precisa. È solo che quel 9-0 nella prima sgambata non l’ho ancora digerito. Nulla di personale con lui, che considero come un fratello. Ma il calcio è un’altra cosa”.
Cozzoli risponde: “Voglio vincere per zittirlo”
A rendere il clima ancora più teso ci ha pensato questa mattina proprio il diretto interessato, Cozzoli, tecnico del Black Jack, che non ha nascosto le sue intenzioni: “Voglio vincere per zittirlo una volta per tutte”, ha dichiarato. Secca la replica di Sifanno:
“Glielo auguro, perché ha ragione: solo il campo può parlare. Ma in caso di sconfitta… povero a lui”.
Sulla formazione del San Paolo, Sifanno mantiene il massimo riserbo, ma una piccola concessione la fa: gli unici nomi svelati sono quelli dei fratelli Strambella, regolarmente convocati e pronti a scendere in campo: “A parte loro, non saprete nulla. Gli altri li vedrete domani sera in campo”, ha detto con un sorriso sornione.
Sulle polemiche per il coinvolgimento di Enrico Strambella, risponde così: Non aveva scelta. È bastata una chiamata per fargli cambiare idea. Però in campionato sarò magnanimo: potrà giocare nel Black”, chiude ironicamente.
Il futuro del San Paolo e la replica alle accuse
Quando gli viene chiesto se il San Paolo possa diventare una presenza fissa nel torneo, Sifanno non si nasconde: “In futuro sì, ci sto pensando seriamente. Al momento, però, non ci sono i tempi tecnici per iscrivere una squadra”.
Non manca poi una risposta alle recenti dichiarazioni di Cozzoli, che lo aveva accusato di essere poco presente nella gestione del Black Jack: “Sposta l’attenzione su queste sue teorie. È solo un modo per distogliere l’opinione pubblica dal suo operato. La realtà è un’altra”, ribatte secco.
“Il Black Jack è casa mia… ma domani si pentiranno”
Infine, Sifanno parla del suo legame affettivo con il Black Jack, squadra in cui ricopre ancora un ruolo dirigenziale e dove militano familiari e amici: “Il Black è casa mia. Il presidente è mio fratello e con lui ho messo su questa società nel 2009, il capitano Tataranni pure, e poi c’è mio cugino Mazzeo. A proposito di mio cugino… domani si pentirà di aver accettato la proposta del Black”.