Black Jack 2009

Ventola incorona il Black Jack: “Il nome mi piace, ma ora fate 21”

Siparietto tra l’ex bomber e il presidente Monno durante la presentazione dell’associazione “Bari 93”

24.12.2025 09:44

Un momento di leggerezza, ma anche di grande valore simbolico, quello andato in scena ieri a margine della presentazione dell’associazione “Bari 93”, nata per sostenere la ricerca contro il cancro e per dare forza e vicinanza a Igor Protti, impegnato in una battaglia importante fuori dal campo.

Tra i promotori dell’iniziativa, oltre all’amico di sempre Alfonso Cacciapuoti, anche Massimiliano Tangorra – papà del nostro attaccante Alessandro – e Michele Andrisani. Ospite della conferenza stampa anche Nicola Ventola, ex attaccante di Bari, Inter e Bologna, che di quella squadra del ’93-’94 faceva parte a soli sedici anni.

Proprio a margine della conferenza, si è acceso un siparietto informale tra i due. Ventola, con il suo stile diretto e ironico, ha mostrato apprezzamento per il nome Black Jack, soffermandosi sul richiamo al celebre gioco di carte e lasciando intendere che, per completare l’opera, servirebbe anche “fare 21”, cioè vincere. A raccogliere la battuta è stato Giosè Monno, presidente del Black Jack Project ma anche giornalista di TuttoBari, che ha rilanciato con autoironia e spirito calcistico, ricordando i risultati importanti delle due squadre e scherzando sul concetto di “multiproprietà”, citazione che non poteva non evocare il mondo Bari.

Il tutto si è chiuso tra risate e quella parola  “raffinatezza” che Ventola ama usare e che ben sintetizza il clima dell’incontro: serio nei contenuti, leggero nei toni, autentico nei valori.

 

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