

Addio in campo, nuovi orizzonti: il Black Jack saluta il suo storico difensore
Dopo 14 anni di cuore e grinta, Traversa lascia il campo ma continua a essere il pilastro della famiglia biancorossa, pronto a un nuovo ruolo nello staff tecnico
Dopo 14 anni di fedeltà e impegno, Saverio Traversa ha detto addio al calcio giocato, segnando la fine di un’epoca per il Black Jack. Entrato nel club a soli 16 anni, The wall è stato un pilastro difensivo e un simbolo di carattere e passione, sempre con un atteggiamento sanguigno ma mai violento, rispettato da compagni, avversari e tifosi.
Il suo addio non è solo la fine di una carriera, ma un momento di grande emozione per tutta la famiglia biancorossa. Stefano Tataranni, suo successore alla fascia di capitano, ha voluto sottolineare il valore umano prima ancora che sportivo di Traversa: «Il Black Jack è una famiglia, e Saverio ne è stato il cuore. Indossare la fascia è un onore, ma anche una responsabilità che sento profondamente, soprattutto dopo tutto ciò che lui ha rappresentato per noi. Lascerà il campo, ma non il Black Jack, perché qui siamo prima di tutto persone».
Anche Alessandro Cozzoli, nuovo allenatore e bandiera del club, ha voluto rassicurare tutti sul futuro di Traversa: «Saverio non ci lascia davvero, sarà con noi nello staff. Continueremo insieme a costruire il Black Jack». Per stemperare la commozione, il centravanti Alessandro Tangorra ha scherzato: «Finalmente hai capito che è ora di smettere, altrimenti sarebbe stato tragico vederti giocare ancora». Infine, il giovane talento Antonio Naselli ha promesso: «Ti renderò fiero, maestro. È una promessa»