Altre notizie

Torneo giovanile targato CC Soccer Kids, buona la prima: domani si replica

Il mio personale pomeriggio vissuto al Di Cagno Abbrescia. Pace fatta con il mondo del calcio

25.10.2025 20:33

Oggi pomeriggio ho avuto l'opportunità di riscoprire un angolo di calcio che, per motivi lavorativi, avevo un po' perso di vista. Al Di Cagno Abbrescia, in un torneo giovanile organizzato da Christian Correnti e Saverio Micunco, due giovani amici che hanno dato vita a una nuova realtà chiamata CC Soccer Kids, mi sono trovato a fare un tuffo nel passato. È stato come tornare indietro nel tempo, quando il calcio lo vivevo solo per mera passione e per il gusto di divertirmi.

La struttura, ancora in fase di ristrutturazione, è un luogo che conserva una storia immensa per la città di Bari, e mi ha subito ricordato il vecchio Green Park, dove da giovane ho vissuto tanti fine settimana di calcio . Quello vero. Non è stato solo l'ambiente a riportarmi indietro nel tempo, ma  l'atmosfera stessa che ho respirato, quella genuina che solo il mondo del calcio giovanile riesce ancora a regalare. Qui, i bambini di otto e dieci anni danno ancora spettacolo e fair play.

A rendere speciale il pomeriggio, il ritrovo con mister Nico Menolascina, un amico di vecchie battaglie, e il ricordo nella chiacchierata fatta con lui non poteva che focalizzarsi sul compianto mister Gianni Caffaro che, insieme a noi (anche se sarebbe più corretto dire “noi insieme a lui”)  ha vissuto momenti altrettando memorabili durante le innumerevoli edizioni dei tornei giovanili Csen. E' stato bello vedere che, nonostante il tempo passato, quel mondo in fondo non sia mai cambiato, nonostante siano oggi generazioni totalmente diverse.

Eppure, non è stata solo la nostalgia a dominare il mio pomeriggio, ma una sensazione di grande speranza. Da professionista che segue da vicino le "gesta" del Bari Calcio (in questo periodo è davvero un grande sacricio, lo ammetto) , ho assistito al vero gioco del calcio, quello che merita di essere chiamato tale. Bambini che non rincorrono solo il risultato, ma che vivono il gioco con la stessa passione di quando giocano alla play o con lo stesso sorriso di quando guardano divertiti un video di Daniele Condotta. Ho visto sul campo più idee in quei piccoli piedi che in tutte le gare del Bari da inizio campionato. Non scherzo, sia chiaro.

Due ragazzini in particolare hanno catturato maggiormente la mia attenzione. Purtroppo non conosco i loro nomi, ma il loro talento l'ho subito identificato e che, a mio giudizio, si distigue dagli altri. Senza nulla togliere a nessuno, ci mancherebbe, mi limito solo ad un'analisi di un paio d'ore senza aver avuto la possibilità di vedere tutti all'opera.  Essendo entrambi classe 2016  ho notato un controllo di palla vellutato, una visione di gioco naturale, che non si impara in una scuola calcio, sempre al servizio della squadra. Se continueranno su questa strada, e questo vale per tutti quelli che hanno talento, senza l’ingombrante ombra degli adulti, questi bambini potrebbero davvero lasciare il segno nel professionismo. Ma è ancora prematuro. Però permettetemi di dire che non sono totalmente d'accordo con le teorie che i Totti e i Del Piero non esistano più. E' solo questione di pazienza e di lasciare che i ragazzi si divertano, specialmentre gli adulti che riempiono i figli  di pressioni e aspettative finendo per soffocare la voglia di divertirsi con un pallone. 

A colpirmi, inoltre, è stata l’atmosfera che regnava fuori dal campo. I genitori, allenatori e amici dei piccoli atleti, hanno mantenuto con una compostezza che spesso manca nei grandi eventi. Non ho sentito urla nei confronti dei direttori di gara, ma solo applausi e incoraggiamenti nei confronti dei loro figli. Probabilmente sarà un caso. O forse no.

Il torneo, in sé, è stato un successo sotto ogni punto di vista. L'organizzazione  CC Soccer Kids, non ha disilluso le attese, ha saputo creare un ambiente dove il vero protagonista è stato il piacere di giocare. Un torneo che ha restituito credibilità a uno sport che troppe volte rischia di perdere la sua purezza, schiacciato da un mondo professionale che spesso dimentica il lato umano del gioco. E domani, sempre al Di Cagno, ci sarà la giornata conclusiva.

Insomma, un pomeriggio che ha messo in evidenza tutto ciò che di bello ha questo sport: la genuinità e la passione. Come direbbe un mio collega “questo è il calcio che ci piace".  E chissà ,che proprio da questi piccoli non arrivi, in futuro, un nuovo gioiello del calcio barese.

di Giosè Monno

Project, De Chirico: «Sogno la prima rete in biancorosso, vogliamo entrare nella storia del club»
Prima volta del VAR al Torneo Old Boys Csen Bari: la città di San Nicola apre la strada al calcio amatoriale tecnologico