Mai più come a Trapani. C'è da riconquistare la fiducia dei tifosi

20.03.2017 12:11

Le sconfitte fanno male ma quella di Trapani lascia incredibilmente il segno. Un conto è perdere con l'onore delle armi, un conto è non scendere in campo contro l'ultima della classe ed essere completamente presi a schiaffi dagli avversari. Così è davvero troppo. Le scuse servono a poco, così come la conferenza stampa di Sogliano, che ci ha messo la faccia e va apprezzato, ma a parlare doveva essere il mister. Colantuono aveva il dovere di spiegare cosa sia successo a Trapani, lo doveva soprattutto ai tanti tifosi, circa 200, arrivati in Sicilia con la speranza di assistere ad una grande prestazione dei biancorossi, ma che dopo 25 minuti hanno capito quanto fosse stato inutile attraversare lo stretto di Messina.

Cari calciatori, se non sapete cosa significa giocare in una piazza come Bari, chiedete la recissione contrattuale. L'impegno lo dovete ai tifosi. Quando scendete in campo pensate a loro. Pensate a cosa significa per un ragazzo spendere soldi, partire a mezzanotte e macinare km, solo per provare l'emozione di vedervi giocare. Ora dipende solo da voi. Dovete dimostrarlo sul campo, sputare sangue e farvi perdonare con i risultati. Questo vale per tutti, ma soprattutto per Floro Flores. Parlo a titolo personale, ovviamente. Sono un grande estimatore di Antonio, ma non di quello visto a Trapani. Dovrebbe essere meno lezioso, correre di più e giocare per la squadra. Quando vedrò tutte queste cose, Antonio tornerà il mio calciatore preferito.

Tonucci il più presente, Basha il più preciso: se il Bari avesse giocato soltanto il 2017...
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