

Gigi Armiento da Mattinata, il silenzioso condottiero del Black Jack: rendimento impressionante
Nel calcio, ci sono giocatori che fanno rumore senza mai aprire bocca. Gigi Armiento è uno di questi. Taciturno fuori dal campo, ma capace di far parlare ogni suo tocco di palla, ogni sua lettura difensiva, ogni inserimento che spacca le linee. Un talento silenzioso che sta rapidamente diventando il cuore pulsante del Black Jack.
Il ragazzo di Mattinana (un gioiello incastonato nella provincia di Vieste), arrivato nell'ultima sessione di mercato non ha impiegato molto a far capire che non sarebbe rimasto un semplice nome sulla distinta. In sei giornate ha riscritto le gerarchie della squadra: sei presenze, sei gol, e un rendimento sempre sopra le righe. Un bottino che farebbe impallidire molti attaccanti, ma che racconta solo in parte l’impatto che questo ragazzo ha avuto sulla squadra.
Schierato da subito come centrocampista, ha preso in mano il gioco con una naturalezza disarmante. Piedi educati, visione di gioco da veterano e un’incredibile capacità di dettare i tempi, Armiento è il classico regista moderno che non disdegna l’inserimento e sa farsi trovare pronto anche negli ultimi metri. Ma è nella sua ultima apparizione che ha davvero completato il suo manifesto tecnico e caratteriale.
Con capitan Travesra costretto per stanchezza al forfait a partita in corso, Armiento è stato arretrato al centro della difesa. Un ruolo che ha ricoperto con la solita eleganza e una solidità sorprendente. Quella prestazione, tanto ordinata quanto determinante, ha confermato ciò che in molti avevano già intuito: Gigi non è solo un grande interprete del ruolo, è un leader silenzioso, uno di quelli che alzano il livello della squadra semplicemente facendo bene il proprio dovere.
I compagni lo hanno già adottato, anche se lui continua a vivere il suo momento magico senza clamori. Parla poco, ma quando tocca palla lo ascoltano tutti. Il campo, del resto, è la sua voce.