

Caro Bari, il problema non è pareggiare con il Novara…
Caro Bari, il problema non è pareggiare con il Novara. Il mister un po' bugiardo difende la sua squadra...
Caro Bari,
ti scrivo all’indomani del pareggio interno contro il Novara. Fischi dei tifosi, qualche mugugno ed una piazza in cui l’entusiasmo si è un po’ affievolito. Come mai, ti chiederai. Come mai, si chiede anche Colantuono. Il mister prova a rispondere con un: “Fischi ingenerosi quelli dei tifosi”. In effetti, un po’ lo sono stati dopo una prestazione buona come quella di Novara ma cancellare lo 0-4 di Trapani non è facile. La differenza tra l’approccio in trasferta a Trapani ed in casa con il Novara suscita ancor di più rammarico, anzi rabbia, diciamocela tutta. La partita con il Novara non è un delitto pareggiarla, anche perché il Novara- non una corazzata sia chiaro- ma veniva da 9 risultati utili consecutivi: una squadra ostica da affrontare, rognosa e sopratutto in salute. Il pareggio contro gli uomini di Boscaglia non è un passo falso perché non si possono vincere tutte le partite in casa, sennò parleremmo della Juventus, ma il Bari deve incominciare a fare punti anche in trasferta, che non vuol dire vincerle tutte ma neanche perderle tutte. Perché se il Bari avesse qualche punto in più in trasferta e qualche sconfitta in meno parleremmo di un Bari più in alto in classifica e, sopratutto, più in salute: perché questo Bari gamberiano- un po’ come tutto il campionato di Serie B- affievolisce la passione dei tifosi che spesso reagiscono più con il cuore che con la mente e sopratutto deteriora ogni volta le certezze di una squadra che sembra sempre pronta a spiccare il volo ma a cui puntualmente vengono tarpate le ali. Problema di testa? Problema tattico? Colantuono dice di non aver trovato ancora la risposta, in cuor suo forse la saprà, almeno ce lo auguriamo, perché conoscere il problema è il primo passo per trovare la soluzione. Il pareggio con il Novara impone ora al Bari di incominciare a vincere in trasferta: anzi, paradossalmente potrebbe essere da sprono il fatto di non aver vinto in casa perché ora il Bari ha l’obbligo di vincere in trasferta, e potrebbe essere il primo passo per fare la virata giusta e guardare in alto perché, in fondo, questo campionato sembra proprio aspettare il Bari. E Colantuono- che un po’ in maniera bugiarda dice di aver visto il suo miglior Bari, che attacca l’ambiente per difendere la squadra- sa che in questo campionato basta veramente poco per spiccare il volo. La partita di Vercelli ma soprattutto l’avvicinamento al fatidico mese di aprile impone che l’ambiente, così come lo chiama il mister, remi tutto dalla stessa parte e le dichiarazioni del mister sembrano proprio muoversi in questa direzione: insieme si può. Questo è il diktat di Colantuono che è cosciente di non avere una Ferrari tra le mani ma di avere una macchina che può correre a 150 km/h per un tempo e poi andare a 50 km/h nel secondo: una macchina a scatti, che non ha ancora trovato quell’andatura per lo sprint finale nell’ultima volata della stagione. La fortuna è che, però, nessuna squadra del campionato riesca a sprintare: quindi con un po’ di benzina il Bari può incominciare a macinare km. La benzina ora, però, la deve mettere il mister perché l’ambiente è così: umorale. Basta qualche vittoria per far scoppiare l’entusiasmo barese, la benzina più efficace.