Il Black Jack compie 16 anni: una lunga storia di passione: "Ai cuori che battono per te da sempre"

7 ottobre 2025. Sedici anni fa, nel cuore del quartiere San Paolo, prendeva vita un'idea, un sogno, una squadra: nasceva il Black Jack Bari, frutto dell’amicizia tra Giosè Monno, capitano e fondatore, e Simone Sifanno. La prima uscita ufficiale fu contro i Piccoli Eroi, quasi un nome profetico per raccontare quello che sarebbe poi diventato il percorso dei biancorossi: una lunga marcia tra gloria e cadute, tra sogni accesi e realtà da affrontare.

Da allora, il Black non è stato solo una squadra. È diventato una comunità sportiva per la città di Bari, un punto di riferimento, un luogo d'appartenenza come il centro sportivo Green Park del compianto Gianni Caffaro. Col tempo, ha saputo reinventarsi, passando dal rettangolo di gioco all’organizzazione di tornei, ma senza mai perdere quello spirito originario che batte nei cuori di chi l’ha fondata e di chi, anno dopo anno, ne ha vestito la maglia.

Ma oggi non è il tempo dei monumenti. Né quello della nostalgia. Oggi è una festa.
È il momento in cui si guarda indietro non per restare fermi, ma per prendere slancio. Un tuffo nel passato, sì, ma per attraversare il presente e lanciarsi verso il futuro, caratteristica che contraddistingue il Black nella sua lunga storia.

E proprio oggi, nel giorno del compleanno, il destino potrebbe regalare  al Black una coincidenza simbolica e meravigliosa: uno dei protagonisti di quel lontano 7 ottobre 2009, Enrico Strambella, colui che ha sempre portato sulle spalle la maglia numero 7, potrebbe diventare papà. Un cerchio che si chiude? Forse. O forse un altro che si apre, con la promessa di una nuova generazione pronta a raccogliere l’eredità.

Perché il Black Jack non è solo una squadra. È una famiglia, con un forte richiamo all'identità.

Buon compleanno, Black. Altri 16 anni di passione. E oltre.