

Ritorno in campo? Piero Strambella ci spera, Sifanno chiude: "Solo da dirigente"
Al battesimo del figlio di Simone Sifanno, l’ex terzino Strambella sogna il ritorno in campo. Ma il vicepresidente del Black ha altri piani
Una giornata all’insegna dell’emozione, dei ricordi e della passione per il calcio quella vissuta ieri da Simone Sifanno, vicepresidente del Black, che ha celebrato il battesimo del piccolo Riccardo, circondato dall’affetto di amici storici.
All’evento, che si è trasformato in una vera e propria rimpatriata, erano presenti anche i vertici del club Giosè Monno e Stefano Tataranni, oltre a ospiti d’eccezione come l’ex allenatore della stagione 2009, Mauro Lorusso, i fratelli Strambella e gli ex Real Dream Stefano Sifanno e Francesco Mazzeo. Un'occasione non solo per festeggiare una nuova vita, ma anche per rinsaldare legami forgiati sul campo.
"Il calcio è un mezzo per preservare le amicizie negli anni e il Black Jack ne è la prova", ha dichiarato Simone Sifanno, visibilmente emozionato. "Con tanti di loro ho mantenuto negli anni un'amicizia indelebile".
Sifanno ha approfittato dell’occasione anche per guardare al futuro del club: "A settembre ho promesso grandi investimenti e così sarà", ha assicurato. E parlando del sempreverde Piero Strambella, ha voluto spegnere le voci su un suo possibile ritorno in campo: "Sorrido, perché non accadrà. A volte non ci si rassegna all'idea di aver abbandonato il calcio. Uno sport che è molto cambiato: i ragazzi di oggi corrono tanto, e se non sei al 100% fai fatica. Piuttosto, Strambella lo vedo bene in un ruolo dirigenziale, più consono alla sua età".
Il battesimo di Riccardo è stato dunque molto più di un evento familiare: è stato il simbolo di una comunità sportiva viva e coesa, che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.