Black Jack 2009

Cacucciolo guida, Naselli cresce, Lorusso para: il Black si gode i suoi giovani talenti

Il club biancorosso investe nei talenti emergenti: tra qualità, personalità e crescita, ecco i tre volti della nuova generazione

16.05.2025 12:14

In una stagione complicata e densa di pressioni, il Black Jack lancia un messaggio chiaro: il futuro passa dai giovani. Tra mille difficoltà e scelte coraggiose, la società ha deciso di dare fiducia a tre volti freschi e promettenti: Cacucciolo, Naselli e Lorusso. Tre nomi che rappresentano non solo la nuova linfa per la squadra, ma anche l’identità di un club che guarda avanti.

Cacucciolo, giovane sì, ma già esperto

A guidare questo terzetto c’è il classe 2003 Vincenzo Cacucciolo, che di “emergente” ha ormai ben poco. Terzino di spinta e di sostanza, è giovane ma con un’esperienza già importante alle spalle. Cresciuto nella prestigiosa scuola calcio del Di Cagno Abbrescia, considerata da anni un’eccellenza nel panorama giovanile barese, Cacucciolo ha poi militato nella juniores dell’Ideale Bari, prima di approdare ai Gabbiani, dove ha fatto benissimo, e infine al Black Jack. La sua stagione è già positiva: un gol segnato, tante prestazioni solide e un rendimento costante che lo rende una pedina fondamentale per la squadra. Il suo nome è una garanzia per il presente, ma soprattutto una certezza per il futuro.

Naselli, talento da scoprire

Alla prima esperienza assoluta in un torneo, Naselli (2005) ha totalizzato finora pochi minuti, ma il potenziale è evidente. Tecnicamente dotato, il giovane difensore ha bisogno di tempo e fiducia. I segnali sono positivi e la crescita è costante. Più che le statistiche, colpisce la personalità: è uno di quelli che anima lo spogliatoio, con la sua energia e il suo entusiasmo.Non a caso, i Gladiators avevano messo gli occhi su di lui per un prestito. Ma il Black ha detto no, convinto di volerlo far maturare internamente, senza bruciare tappe. Il ragazzo, dal canto suo, sa che deve credere di più in se stesso. Il resto verrà.

Lorusso, il portiere del domani

Stesso discorso vale per Lorusso, estremo difensore classe 2006, giovane e ancora in fase di formazione. Le sue prestazioni oscillano tra alti molto promettenti e bassi comprensibili per un portiere alla prima esperienza di rilievo. Ma la qualità c’è, e si vede: reazioni rapide, buona tecnica di base e margini di miglioramento evidenti. Nel ruolo più delicato del calcio, serve pazienza. E il Black sembra volerla esercitare, affiancandolo con fiducia e protezione. Perché fare crescere un portiere significa costruire il futuro della squadra.

 

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