Un anno da ricordare: il Black e il Project chiudono il 2025 col sorriso
Project capolista, Black sul podio: addii, rinascite e un gruppo che ha trasformato le difficoltà in forza, firmando un 2025 che resterà nella storia del club
Il 2025 si chiude con il sorriso in casa Black e Project. Non uno di quelli di circostanza, ma un sorriso vero, figlio delle classifiche, dei traguardi raggiunti e di un percorso che ha dato identità a entrambe le squadre biancorosse.
Il Project guarda tutti dall’alto, capolista, mentre il Black si gode un più che meritato terzo posto. Numeri che raccontano solo una parte della storia, perché dietro c’è un anno intenso, fatto di cambiamenti, scelte coraggiose e momenti che resteranno impressi.
È stato un 2025 speciale anche per ciò che è successo fuori dal campo. Il Project ha messo in bacheca il trofeo di girone a maggio, il Black ha vissuto l’emozione di una finale di Champions League contro il Real Macid persa però malamente nel febbraio scorso. Ma soprattutto, è stato l’anno di due addii pesanti: Alessandro Cozzoli e Saverio Traversa hanno salutato il calcio giocato. Il primo costretto da un grave infortunio al ginocchio, il secondo per scelta. Entrambi, però, non hanno mai davvero lasciato il campo: sono diventati allenatori delle due formazioni. E quando chi guida ha cuore e appartenenza, i risultati arrivano.

Cozzoli ha iniziato la sua avventura in panchina quasi senza prendere fiato: una prima amichevole da ricordare (9-0 all’Oldham) e un campionato iniziato con il botto, 6-1 al Cedip. Da lì, una striscia storica di cinque vittorie consecutive, un record per il Black. La squadra trova equilibrio, convince con la difesa a due e chiude l’anno con numeri solidi: 44 gol fatti, 21 subiti. Identità chiara e fiducia crescente.

Sul fronte Project, Saverio Traversa raccoglie quanto seminato già nella passata stagione, ma quest’anno trova finalmente la giusta amalgama. L’inizio è complicato: rimonta sofferta contro gli Ingiocabili dopo un pesante 6-2, poi il pari con gli Scarsenal. Sembra una partenza stentata, invece è solo l’inizio di una cavalcata. Breda, Quality, Oldham: una dopo l’altra cadono, e il Project si prende il primato solitario. Con Traversa e Cacucciolo insieme nello staff – quest’ultimo aggiuntosi dopo l’infortunio – la squadra cambia passo.

Tra i momenti che resteranno nella memoria c’è il ritorno in campo di Luca Pastoressa, oggi momentaneamente in testa alla classifica cannonieri dopo un lungo stop per l'infortunio al ginocchio. E c’è l’infortunio di Vincenzo Cacucciolo, vissuto dal gruppo come qualcosa da affrontare insieme: la maglia con scritto “Cacu, la tua spalla siamo noi” è diventata simbolo di un legame che va oltre il campo. Un altro momento da incorniciare è l'esplosione di Luigi Marchitelli: 15 reti fin qui è un bottino da attaccante vero.



Importante anche l’arrivo di due veterani dei tornei amatoriali come Vito Sivo e Francesco Mazzeo, con quest'ultimo rivale ai tempi del Real Dream, oggi colonne di esperienza e personalità.


Il 2025, insomma, non è stato solo un anno di risultati. È stato un anno di crescita, di scelte forti e di appartenenza. Black e Project chiudono col botto, consapevoli che il meglio, forse, deve ancora arrivare.

