Black Jack 2009

BLACK JACK - RAPPRESENTATIVA SAN PAOLO: NON CHIAMATELA "BATTAGLIA" MA SFIDA TRA FRATELLI

Stessa maglia, stessa famiglia: una sfida fatta di legami storici

07.09.2025 11:47

C’è qualcosa di più profondo di una semplice sfida. C’è qualcosa che va oltre una semplice gara. Quando il Black Jack e la Rappresentativa del San Paolo si affrontano, non si parla di avversari, ma di fratelli divisi da una maglia – per un giorno soltanto.

Perché la Rappresentativa del quartiere più popoloso di Bari è, a tutti gli effetti, una costola del Black Jack. Un cuore che batte allo stesso ritmo, con lo stesso sangue biancorosso nelle vene. Tra le sue fila c’è mezza storia del club: da Pietro ed Enrico, protagonisti nell’anno di fondazione del Black nel lontano 2009, a Simone Sifanno, cofondatore insieme a Monno – e colui che ha dato il nome a questa società, rendendola qualcosa di più di un progetto sportivo: una famiglia.

In panchina, a guidare la Rappresentativa, c’è Mauro Lorusso, il primo tecnico nella storia biancorossa nel lontano 2009. Uno di casa, un volto che parla di radici e appartenenza.

Siamo di fronte a un intreccio di storie, amicizie e passioni comuni. Lo sa bene Sifanno, maestro nell’accendere la miccia – sempre con il sorriso e quella sana voglia di competere che lo contraddistingue. E non manca, come da tradizione, lo sfottò rivolto al mister Cozzoli, che pubblicamente “ ne invoca l’esonero”, ma che in realtà è legato a lui da un'amicizia vera, fatta di rispetto e stima reciproca.

Il legame tra Sifanno e il presidente Monno è qualcosa che va oltre il calcio. È fratellanza, è storia scritta a colpi di palloni calciati su campi polverosi e sogni che non hanno mai smesso di crescere.

Quella tra Black Jack e la Rappresentativa del San Paolo non è una battaglia. Non può esserlo. È una festa, un abbraccio tra vecchi amici, è il calcio come dovrebbe essere sempre: condivisione, rispetto, passione. Chiamatela sfida, se volete. Ma ricordiamoci che il fischio finale non segnerà mai una separazione. Al contrario, sarà un altro tassello nella storia comune di due realtà che si somigliano perché sono fatte della stessa anima.

Che vinca il cuore. E che il cuore, oggi più che mai, batta per tutti.

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