Black Jack 2009

Marchitelli e Turitto: fuori come Stanlio & Olio, ma in campo Mel Gibson e Danny Glover in "Arma Letale", un duo micidiale

"De Laurentiis dovrebbe venirci a vedere giocare…" lancia Turitto. E Marchitelli senza esitazioni: ‘Statt cit Trmon!’. Fuori si beccano, dentro sono una coppia da paura

30.10.2025 11:44

Non c’è dubbio: Nicola Turitto e Luigi Marchitelli sono i due personaggi che stanno animando la stagione del Black, ma non solo per le loro giocate in campo. La loro connessione fuori dal rettangolo di gioco è un mix esplosivo di battute, frecciatine e scommesse su chi segnerà per primo, come e quando. I due cognati “rivali” (ma per modo di dire) sono diventati la sorpresa di questa stagione: non solo per l'alchimia che hanno creato sul campo, ma anche per le dinamiche divertenti che si sono instaurate tra di loro.

Fuori dal terreno di gioco sembrano due comici d’altri tempi, Stanlio & Olio, protagonisti di un eterno battibecco, ma quando si fa sul serio la collaborazione è totale. I due quando giocano assieme si mostrano altruisti e molto concreti: passaggi, combinazioni e quella voglia di mettersi a disposizione l’uno dell’altro che è diventata la chiave del loro rapporto, ma soprattutto di un Black che non smette di stupire.

Le frecciatine nella chat, ormai, sono all'ordine del giorno. Turitto, ad esempio, si è lasciato andare a una battuta che, tra il serio e il faceto, potrebbe riassumere il loro spirito: “De Laurentiis dovrebbe venirci a vedere giocare. Noi lo facciamo pure gratis per il Bari”
Come potrebbe rispondere suo cognato Marchitelli, che non ha certo bisogno di essere invitato a fare il show come nel celebre film “Mio Cognato” di Sergio Rubino in preda all'astinenza per aver terminato le Peroni? “Statt citt Trmon!” (una citazione tutta sua, che racchiude la baresità più estrema, selvaggia).

L’affetto e l’amicizia tra i due, alimentati da questa continua ironia, non sono solo una questione di battute, ma si riflettono nella loro intesa sul campo. 

Mentre Cozzoli continua a esaltare l’aspetto mentale e tattico della squadra, non c’è dubbio che una parte della chiave del successo del Black si trovi proprio in queste combinazioni più leggere e giocose, quelle che sembrano minime, ma che portano concretezza sul campo.

I due cognati “rivali” sono una delle sorprese più piacevoli di questa stagione, non solo per la loro forza fisica e tecnica, ma per il legame che si è creato tra di loro. Un legame che non è solo affettivo, ma che, a suon di battute e risate, sta diventando un vero e proprio motore per la squadra.

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